NINI E CECILIA (La meglio gioventù)
Lettura scenica da ‘Il sogno di una cosa’
di Pier Paolo Pasolini
Con le voci di:
Massimo Somaglino
Fabiano Fantini
Klaus Martini
Mark Kevin Barltrop
Chiara Grillo
Compagnia temporanea ‘San Zuan’, coordinata da Norina Benedetti:
Massimo Antoniazzi, Iris Castellarin, Luigina Comin, Irene Macuz, Francesca Passador, Daniela Querin, Max Salvador, Giuliano Zamparutti.
Con la partecipazione
del coro multietnico ‘La Tela’ di Udine, diretto da Claudia Grimaz
e del coro ‘Tante Voci’ di Metz (Francia),
diretto da Tania Pividori
Alla fisarmonica
Nicola Milan, Giona De Nardi.
In caso di maltempo l’evento si terrà
presso il teatro Pier Paolo Pasolini, via Piave 16 Casarsa della Delizia
‘Affresco corale’ è la definizione che più spesso si è usata per descrivere il romanzo giovanile di Pier Paolo Pasolini ‘Il sogno di una cosa’, scritto a Casarsa fra il 1948 e il 1949, ed in effetti nel racconto, assai complesso in verità, non c’è un vero e proprio protagonista. Ma forse si può rintracciare un ‘attraversamento’ (oggi si direbbe uno ‘spin off’) della storia principale, scegliendo due personaggi fra i molti: il Nini, perfetto prodotto della meglio gioventù di questa terra e di quel tempo, e Cecilia, ragazzina dal carattere schivo e solitario, si può provare a seguirli nella loro storia, che per buona parte si svolge proprio a Casarsa, anzi nello specifico per lo più a San Giovanni, ed è proprio lì che la storia viene riportata oggi, nella piazza, fra rivolte contadine, biciclette e addobbi da sagra, in una lettura-messinscena farcita di innesti musicali e azioni nello spazio, che permetta alla comunità di specchiarsi in un sé stesso più antico e di riappropriarsi dei luoghi del romanzo, raccontando i fatti là dove si sono effettivamente svolti.
Da Ligugnana, Rosa e San Giovanni, che erano i loro paesi, senza sapere l’uno dell’altro, Nini Infant, Milio Bortolus e Eligio Pereisson, si erano mossi fin dalle prime ore del pomeriggio con le loro compagnie alla volta della festa.
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